Lungo i passi di una vita

8 - Inizia gli studi di Giurisprudenza

Giuseppe Tartini era il quarto di nove figli, e come abitudine dell'epoca nelle famiglie numerose il primo figlio era destinato a ereditare le fortune paterne mentre per gli altri era spesso ricercata la carriera ecclesiastica. Anche il padre di Giuseppe sognava questo tipo di carriera per il figlio, e per fornirgli una buona istruzione lo mandò all'Università di Padova a studiare giurisprudenza. Tartini vi arrivò vestendo l'abito clericale, senza però aver già preso i voti. La carriera ecclesiastica infatti non interessava il giovane che preferiva dedicare il suo tempo allo studio del violino, contro la volontà dei genitori, e specialmente ai duelli con la spada. Proprio per proseguire l'arte della spada egli era pronto a trasferirsi a Parigi o Napoli per aprire una scuola di arti marziali, finché il destino non gli fece cambiare idea.

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Lettere e documenti

All’amato di Cristo, Giuseppe, figlio di Giovanni Antonio Tartini della regione piranese, scolaro del vescovato giustinopolitano, ossequio e salvezza eterna nel Signore. Poiché il tuo spirito percepisce bene e ti riconosciamo come dotato e adatto allo studio, e poiché vuoi entrare nell'esercito della nostra chiesa e servirla nell’Altissimo tutti i giorni della tua vita con tutte le tue forze, ti concediamo il diritto di indossare indumenti ecclesiastici adatti, come prescritti nelle costituzioni sinodali e nella sacra legge canonica; inoltre, ti è concesso il permesso di dimorare così vestito a Padova e di dedicarti allo studio con impegno, con la conferma che l'8 aprile 1692 sei nato da un matrimonio legalmente concluso e valido, in una casa onesta, di essere di utili abitudini, e di meritare un'accoglienza favorevole e benefici speciali. Rilasciato nel nostro ufficio vescovile, Giustinopoli, il 22 febbraio 1709.Traduzione, Archivio vescovile di Trieste, Manoscritti del vescovo Naldini, tomo ultimo, carta 250.