Lungo i passi di una vita

39 - Solenne Messa Funebre

Il successore di Tartini e suo allievo prediletto Giulio Meneghini, divenuto primo violino dell'Orchestra della Basilica di Sant'Antonio, accompagnato dall'intera orchestra del Santo, tributò gli onori al Maestro delle Nazioni suonando una Solenne Messa Funebre presso la Chiesa dei Serviti. La parte musicale fu organizzata dal Meneghini stesso. Una volta concluso il rito religioso, un giovane abate, Francesco Fanzago, pronunciò un'orazione funebre celebrativa della vita e delle opere di Giuseppe Tartini. Poco tempo dopo questa orazione venne stampata, arricchita di note e di un'incisione con il ritratto del Maestro delle Nazioni. È proprio grazie all'opera di Fanzago se noi oggi conosciamo molti dettagli sulla vita di Tartini. Molto probabilmente le notizie che descrivono la vita di Tartini pronunciate durante l'orazione funebre provengono da un manoscritto. Secondo Pierluigi Petrobelli, il manoscritto venne steso subito dopo la morte di Tartini da Antonio Vandini che così tributò l'estremo atto d'affetto all'amico, permettendo a tutti noi di conoscere gli eventi di una vita così ricca. Altri documenti ancora contribuiscono alla ricostruzione d'insieme della vita del musicista, ancora soggetta a studi e approfondimenti.

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