Lungo i passi di una vita

30 - "Trattato di musica" sotto esame

Tartini inviò a Giovanni Battista Martini e al matematico Balbi il "Trattato di musica secondo la vera scienza dell'armonia" per un loro esame. Purtroppo il giudizio che ne ottenne non fu lusinghiero, causando nel Maestro delle Nazioni un grande dispiacere. Questi due studiosi non furono gli unici che espressero dei dubbi sul Trattato tartiniano, come vedremo anche dagli scritti di Monsignor Le Serre di Ginevra.


Lettere e documenti

Lettera di Tartini a Padre Martini

Molto Revevendo Padre Padrone Colendissimo
Dentro la settimana prossima ventura sarà addrizzato costì all’Illustrissimo Signor Dottor Balbi, a cui umilio li miei rispetti, il consaputo trattato, sigillato, e accompagnato da mia lettera. Verrà sicuro, perché lo porta un Padre Gesuita, mio Padrone, che viene a cotesta Congregatione. Intanto suplico Vostra Riverenza di nuovo, acciò assista con patienza all’essame in ciò, che occorre di Musica, e di suono.
Averto V[ostr]a Riv[eren]za, come hò avvertito l’Illustrissimo Signor Dotto]r Balbi, non esser necessarie le esperienze accennate. Mi basta, che supposte vere, si trovi vero il rimanente in tal supposto, e ciò scrivo ad ambidue per la sicurezza, che hò delle medesime. Quando la mia propositione si trova vera, in tal caso è facile, che io venga costì in persona, e allora si potranno replicare l’esperienze, tra le quali quella del terzo suono ricchiede molta franchezza, et essercitio, da non sperarsi in chiunque altro. Le umilio li miei ossequientissimi rispetti, e sempre più mi rassegno di Vostra Paternità Molto Reverenda
Padova li 30 Aprile 1751
Umilissimo devotissimo obligatissimo Servitore
Giuseppe Tartini

 

 

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