Giuseppe Tartini - Guida
due concerti per violoncello, e quasi 200 sonate a violino e violino solo. Qualche brano di musica sacra e un gruppo di sonate a tre e a quattro completano il catalogo delle opere, alcune pubblicate nel ‘700 da editori olandesi, ma per la maggior parte rimaste inedite in varie fonti manoscritte. La grandezza della figura di Tartini, personalità in continua ricerca, sta certamente nella sua musica, nell’originalità della costruzione della frase musicale pensata come un discorso e spesso modellata su testi poetici, nelle innovazioni tecniche della forma dell’arco, ma anche nella capillare influenza che il suo pensiero musicale ha avuto sulle generazioni successive, a partire da Haydn e Mozart. Un evento fondamentale nella sua vicenda artistica fu la scoperta del cosiddetto “terzo suono” che si produce come suono al grave a fondamento armonico di un bicordo esattamente intonato sul violino, come lui stesso afferma in una lettera: ho debito di farle sapere, che nel 1714 io giovine lo scopersi [il terzo suono], e dal 1721 lo comunicai alle professioni musicali in genere; che dal 1742 ho incominciato a farne regola ed uso generale per i miei scolari di violino e contrappunto... Gli studi sul terzo suono furono il punto di partenza per la dimostrazione fisico-acustica delle regole dell’armonia musicale, studi ampiamente sviscerati nei suoi due trattati teorici pubblicati nel 1754 e 1767 e presenti nel suo ricco epistolario, che lo mostra in contatto con musicisti, dotti, matematici e intellettuali del periodo.
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