Giuseppe Tartini - Guida
Giuseppe Tartini nasce a Pirano d’Istria nel 1692, quarto figlio di Giovanni Antonio Tartini, fiorentino insignito della carica di Scrivano dei sali da parte della Repubblica di Venezia, e Caterina Zangrando, appartenente a una delle famiglie più antiche della città. Dopo i primi studi nella città natale, Giuseppe frequentò le scuole dei Padri Scolopi a Capodistria , e nel 1708 venne inviato dalla famiglia a studiare giurisprudenza a Padova con il permesso di vestire l’abito talare per avviarsi alla carriera ecclesiastica. I biografi dell’epoca ce lo dipingono però poco incline ad assoggettarsi al volere della famiglia, più dedito a duelli di spada, dove pare eccellesse, che al diritto. L’evento che segnò una svolta decisiva nella sua vita fu il matrimonio con Elisabetta Premazore , ragazza di umile condizione, che egli sposò a 18 anni nel 1710, probabilmente senza informarne la famiglia. Poco dopo il matrimonio lo vediamo però fuggire da Padova, forse per timore dell’intervento del vescovo di Padova (informato dai familiari piranesi) e rifugiarsi presso il convento francescano di Assisi , dove era custode uno zio materno, padre Giovanni Torre. Lì probabilmente ebbe modo di sviluppare le sue doti di virtuoso del violino e di apprendere l’arte del contrappunto, rimanendo nascosto fino al 1713, quando, per un evento fortuito, fu riconosciuto da un pellegrino padovano e poté riconciliarsi con la famiglia, il vescovo e tornare dalla moglie. Dopo alcuni anni di impegni musicali a Venezia , dove incontrò anche il grande violinista virtuoso Francesco Maria Veracini , e nei teatri d’opera di varie città italiane, tra cui Ancona, Fano e Camerino, si spostò esibendosi anche a Cremona, Milano, Bologna e forse Napoli e Palermo. La grande occasione della sua vita fu l’assunzione nel 1721 presso la famosa Cappella musicale della Basilica di S. Antonio a Padova come Primo violino e capo dei concerti , senza onere della prova, per interessamento di Gerolamo Giustiniani, nobile veneziano al cui figlio Tartini dava lezioni di violino. Manterrà l’incarico fino agli ultimi anni della sua vita, a parte i tre anni passati a Praga dal 1723 al 1726, dove fu invitato assieme all’amico violoncellista don Antonio Vandini per l’incoronazione a Re di Boemia di Carlo VI. Al rientro da Praga si stabilì definitivamente a Padova, dove si dedicò anche all’insegnamento del violino e del contrappunto, fondando una scuola frequentata da studenti provenienti da tutta Europa, che gli valse il titolo di “Maestro delle Nazioni” . Per le liturgie della cappella antoniana Tartini scrisse la maggior parte delle sue composizioni, tra cui si annoverano circa 150 concerti per violino e orchestra, Giuseppe Tartini
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