Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
304 di v ostra s ignoria affe zionatissi mo servitore Giuseppe Tartini 157. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad re P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna franca per Venezia [dentro:] M o lto rev eren do p ad re p ad rone col endissi mo, è ben tempo di scriver e di rispondere a v ostra r iverenza dopo il mio sì lungo silenzio. e pure so in mia coscienza di non aver avuto fin’ora tempo sufficiente: tali e tante sono le mie presenti occupazioni, e fatiche. Tuttavia è vero che per scriverle tutte insieme senza moltiplicar lettere, la dilazione di mie risposte è stata opportuna, e nella presente posso raccoglier quanto vi è tra noi di necessario. Primieram en te le dico che son stato affatto inquieto sulla salute di v ostra r iverenza , del di cui incomodo gi avevo notizia anteriore alla di lei penultima lettera. A buon conto per grazia di Dio ora posso rallegrarmi seco lei della salute riavuta intieram en te: di che vengo assicurato dal mio caro Cabati, il quale mi ha portato, e consegnato questa ultima di v ostra r i- verenza , che prego, e scongiuro di prender misura giusta delle sue fatiche per poterle terminare a gloria di Dio. Da molte settimane io ho in mie mani il libro consaputo: anticaglia famosa veramente; ma con prescrizione di doverlo mandar costì a v ostra r i- verenza in quel tal modo, che non apporti pericolo alcuno al libro né di smarrimento, né di nocumento, e con la indispensabile condizione della restituzione dopo che v ostra r iverenza se ne abbia valuto. Non occorre sperare di poterlo aver a qualunque prezzo benché esorbitante, e di ciò non serve far parola. Pensi ora e comandi v ostra r iverenza come in ciò io la deva servire. Vengo alla di lei opera da me a quest’ora letta, e riletta più volte. Sbrigato che io sia da quanto presentem en te mi occupa tutto (e lo sar in breve), le scriverò il mio sentimento, sopra due punti soli di tutta l’opera, e glielo scriverò con quella libert e sincerit christiana che dev’esser, e deve mantenersi tra di noi due in questa terra finché Iddio benedetto ci usi la misericordia di condurci alla vera libert del paradiso. Uno de’ punti è di storia: l’altro di musica; e l’uno, e l’altro essenzial. Vedr v ostra r iverenza ciò che vi sar di buono, e di cattivo, e ne far scielta, ed uso a suo piacere. Sono poi persuaso che per adesso ella non abbia bisogno del mio
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