Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

290 che alle tre corde del sistema di melodia corrisponda l’accompagnamento per terza maggiore, e l’accompagnamento per terza minore, nascono i due modi, maggiore e minore . Fals issi ma esposizione, perch’è fondata nel falso supposto della sesquialtera divisa dalle due terze indipendentem en te dal sestuplo sistema. In tal supposto nasce una total confusione de’ due sistemi, né si trova più la loro vera natura, origine, influsso, e dipendenza, e resta in- tieram en te confusa la pratica attuale. Insomma se io voglia proseguire per tutt’i numeri in molti le farò vedere o fallo immediato, o fallo derivato di senso: in molti fallo d’intel- ligenza confondendo cose accidentali con le parti essenziali: in molti (e distintam en te ne’ modi, dove tanto si dilata) inabilit di espressione, e falsit di principio; null’altro essen- do essi, che le ottave arm onicamen te, e aritm eticamen te divise. Ommetto le dissonanze, perché totalm en te escludo il di lei sistema, e conchiudendo pare, ch’ella siasi formata la esposizione non mai secondo la verit delle istituzioni antiche, e posteriori, ma secondo il bisogno del di lei sistema. No, sig no r conte p ad rone, così non possiamo accordarci, anzi in tal caso io son meno di tutti atto a versar seco lei su tal questione, perché più di tutti voglio sicure, e inalterabili due premesse. Prima: storia, fatti, e parti unicam en te essenziali tali quali sono state costruite da greci, e posteriori a tutto rigore, e nel loro vero senso. Seconda: fenomeni fisico-sonori tali quali ce li porge natura nella sua semplicit prima. Ho osservato, che nelle di lei opposizioni ella non solam en te non vuol ammetter fenomeni, ma cerca anzi di distruggerli confondendoli tra loro. Qui osservo, che nella esposizione nulla ella vuol dipendere da quel senso, ch’è il vero della musica antica e moderna. Lascio, che la n obil t v ost ra cavi la conseguenza, giacché non la voglio cavar io in modo alcuno, e intanto umiliandole i miei osseq uiosissi mi rispetti, mi rassegno della n obil t v ost ra um ilissi mo devot issi mo obbl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 16 Aprile 1760 142. Tartini al conte d’Ekeblad Eccellenza, ho diferito la mia risposta alla benign issi ma di vostra eccellenza per consegnarla in proprie mani del sig no r Westrom, che costì ritorna. Non so esprimer abbastanza la gran- dezza delle mie obbligazioni verso v ostra e ccellenza , che con tanta bont , e degnazione mi ha risposto, mi ha creduto, ed ha operato. Queste viveranno sempre meco assieme con la mia gratitudine, benché fuor di speranza di attestarla co’ fatti, perché troppa è la distanza non di luogo, ma di persona tra v ost ra ecc ellen za, e me. Riceva dunque la ecc el-

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