Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
281 LETTERE nella ducale, e perché non vi è altro esempio. È bensì espressa in contrario la mente del prencipe sopra tutto ciò, che serve a bisogni della Veneranda Arca. Perché nella estrattione della dominante di oglio, cera, et altro per uso della medesima, il prencipe la esenta da qualunque aggravio di datio, gabella etc . A questo pio sentimento del prencipe è affatto opposto il caso seguito, in cui si è voluto far cadere aggravio sopra quella tal parte, che sebbene in altro genere, pure anch’essa è impiegata (e forse più dell’altra) al serviggio im m ediato del Santo. Se poi la mente del prencipe si spieghi, e voglia assolutam en te tansato questo tal corpo di suonatori stipendiati, è certam en te necessario, che la tansa sia imposta di nuovo con modo affatto differente dal modo seguito e in merito e in ordine. In merito, perché la tansa gi imposta è affatto spro- porzionata allo stipendio del suonatore tansato: trovandosi in stipendi uguali disparit del doppio nella tansa, in stipendi per met differenti la tansa eguale; soprannume- rarj, che non hanno stipendio, tansati; suonatori stipendiati liberi dalla tansa etc . ; in ordine, perché il prencipe nella sua ducale avendo avuto la mira di assegnar la tansa a corpi o fraie, perché da loro rispettivi superiori, o bancali, venga proportionatam en te distribuito l’aggravio alle persone costituenti corpo o fraia, e li suonatori supplicanti formando corpo di servitori stipendiati, del quale corpo sono veri e legittimi supe- riori li presidenti della Veneranda Arca del Santo, questi devono essere chiamati dal rispettivo rappresentante per assegnar loro la tansa in genere, acciò da’ medesimi sia proportionatam en te distribuita in specie tra li suonatori da loro stipendiati. In tal caso potr bensì succedere che, diminuito lo stipendio, qualche suonatore non voglia più servire all’Arca del Santo, e vada altrove a cercarsi il pane, ch’è l’unico suo fondamen- to. Ma non potranno mai succedere l’inconvenienti sopraccennati gi succeduti nella tansa imposta da s ua e ccellenza Foscarini. Però vi supplica etc . 136. Tartini ai presidenti dell’Arca del Santo Notitie umiliate a m olt o rev erend i, e nobili presidenti sopra l’affare della tansa imposta a’ suonatori del Santo. Tansati da s ua e ccellenza Foscarini li suonatori inservienti la Veneranda Arca, fatto per tal affare capo il Tartini, acciò promovesse le comuni ragioni, ricorse im m e- diatam en te alla presidenza; in specie al m o lto rev eren do p ad re guardiano, e al nobile sig nor con te Guglielmo Camposampiero allora presidente. Da essi fu trattato l’affare in congregazione; il risultato fu di com m ettere al Tartini, che innanzi qualunque im- pegno della presidenza tentasse di produrre le ragioni de’ suonatori al conveniente pubblico tribunale, e intanto la presidenza avrebbe attesa da ciò ch’era per succedere
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