Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
280 del teatro, senza che neppure un solo suonatore padovano vi abbia avuto luoco: caso senza esempio in qualunque citt di terraferma, dove vi siano suonatori del paese atti al bisogno. Questi sono fatti pubblici, in forza de’ quali si avrebbe dovuto dedurre una conseguenza contraria al caso seguito; cioè che nelle altre citt di terraferma fos- sero stati tansati li suonatori, in Padova non avrebbono dovuto esservi. Ma lo sono in Padova, non lo sono in alcuna citt di terraferma; però si supplica etc . 135. Tartini al magistrato dei deputati Da s ua e ccellenza , fu cap itani o, nel fine del suo regimento furono tansati indivi- dualm en te li suonatori di Padova. Comeché tutti (eccettuati due soli) servono all’Arca del Santo, così questi per essere liberati dalla tansa presentano le loro ragioni in corpo, perché formano corpo di servitori stipendiati dalla Veneranda Arca; e le presentano dopo aver obbedito alla ultima ducale con l’intiero deposito della loro tansa, fatto in camera al quattro del presente mese di marzo. Le loro ragioni sono, che nella ducale della tansa non solo non sono nominati espressam en te li suonatori, ma non sono nem- meno indicati per interpretatione. Tanto è vero, quanto che la stessa ducale essendo stata pubblicata, interpretata, et esseguita per tutto il ser enissi mo dominio, non si trova che in luoco alcuno da’ rispettivi rappresentanti siano stati tansati li suonatori; di che non si producono fedi legalizzate, perché li monumenti necessarj per rilevare questa verit sono in cotesto ecc ellentissi mo magistrato de’ deputati, dove non si trovar nep- pure un solo suonatore tansato in tante altre citt di terraferma. Lo saranno forse nella dominante, ma lo possono essere, perché da molto tempo formano legalm en te fraia (caso per altro senza esempio dentro e fuori dello stato veneto). Inoltre si sa, che il fon- damento principale del lucro de’ suonatori è la chiesa, e il teatro. Questo fondamento manca in Padova, perché essendovi ventiquattro e più chiese di monache, in niuna si fa musica per proibitione del superiore ecclesiastico: particolarit di sola Padova, perché in niuna altra citt di terraferma vi è questa proibitione. Parim en ti si è veduto più di una volta esser condotta dalla dominante la orchestra intiera per il serviggio di questo teatro, senza che neppure un solo suonatore padovano vi abbia avuto luoco: caso senza esempio in qualunque citt di terraferma, dove vi siano suonatori atti al bisogno. Questi sono fatti pubblici, in forza de’ quali viene la conseguenza contraria al fatto seguito, cioè che se nelle altre citt di terraferma vi fossero suonatori tansati, in Padova non dovrebbero esservi. Resta dunque in Padova per unico fondamento del loro lucro lo stipendio dell’arca del Santo. Ma la mente del prencipe sinora non è cer- tam en te che cada tansa sopra lo stipendio di un corpo di servitori, perché non espressa
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