Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
279 LETTERE eseguita la ducale da rispettivi rappresentanti, si trova neppure un solo suonatore tansa- to, nonché tutti in genere e in specie, in come in Padova. Li monumenti necessarj a rile- vare questa verit sono appresso cotesto ecc ellentissi mo magistrato de’ deputati; e però si è creduto superfluo produrre fedi autentiche estratte dalle altre citt di terraferma. Nella ser enissi ma dominante possono bensì essere tansati li suonatori, perché da molto tempo formano legalm en te corpo, o sia fraia; ma il caso è solo, né vi è altro esempio né dentro, né fuori del ser enissi mo dominio. Che il capit ani o passato abbia voluto supporre, e rappresentare li suonatori del Santo come formanti corpo, a nulla serve; perché si sa pubblicam en te altro non esser li suonatori del Santo, che servitori a stipendio. Anzi se di questi tali servitori stipendiati al serviggio del Santo si pretenda formar corpo, e così giuridicam en te nominarlo, nascono tre inconvenienti contro la mente del prencipe. Il primo è, che dal rappresentante sar stato fatto di proprio arbitrio ciò, che sinora non ha voluto, né comandato il prencipe; et è, che si faccia corpo, e cada tansa sopra servitori stipendiati. Il secondo è che lo stesso rappresentante avr voluto oppor- si alla mente del prencipe gi spiegata dal fatto; et è, che in tutto ciò che serve a bisogni della chiesa del Santo, il prencipe usa indulgenza, e concede privilegio, com’è nella estrattione della dominante di oglio, cera, et altro che serve alla chiesa, con esentione di datio, gabella etc . A questo pio sentimento del prencipe im m ediatamente si oppone il fatto presente, in cui si è voluto far cadere aggravio sopra quella tal parte, che forse più delle altre è impiegata al serviggio e decoro del Santo. Il terzo è, che il prencipe nella sua ducale ha la mira di assegnar la tansa a corpi e fraie, perché da’ loro supe- riori e bancali rispettivi venga proportionatam en te distribuito l’aggravio alle persone consistenti corpo, o fraia, e niuna delle medesime resti esente. Però da’ rappresentanti si sono chiamati questa volta li superiori, e bancali, per assegnar loro la tansa: non più le persone particolari, e divise, come si è fatto altre volte. Quando sia vero che li suonatori del Santo formino corpo, com’è certissimo, che li loro superiori im m ediati sono li presidenti della Veneranda Arca, così questi dovevano chiamarsi dal rappre- sentante per assegnar la tansa, acciò da medesimi fosse proportionatam en te distribuita fra li suonatori da loro stipendiati; né mai (com’è seguito) si doveva assegnare dal rap- presentante a ciascun suonatore in particolare la tansa affatto sproportionata al loro stipendio; né si doveva lasciar fuori qualcheduno per gratia, onde cadesse maggiore aggravio sopra li tansati. Se poi si è creduto di dover tansare in genere li suonatori di Padova, perché questa citt in specie dia utili maggiori a’ medesimi delle altre citt di terraferma, si è creduto, o si è voluto credere, il contrario di ciò ch’è in fatto. Le chiese, e li teatri sono il fondamento principale del lucro dei suonatori. In Padova, dove vi sono ventiquattro e più monisteri di monache, in niuna loro chiesa si fa musica per proibitione del superiore ecclesiastico e per tutte le citt di terraferma si fa musica in qualunque loro chiesa, perché non vi è proibitione. In Padova è occorso più di una volta il caso di esser condotta dalla dominante tutta la orchestra intiera per serviggio
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