Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
276 130. Tartini a [Michele Stratico?] Ill ustrissi mo sig no re sig no re p ad rone col endissi mo, il p ad re Agostino con mia mortificazione si è incomodato personalm en te a por- tarmi la disertazione accompagnata dalla lettera e opposizioni di v ostra s ignoria ill ustrissi- ma, a cui son sempre più obbligato. Altrettanto lo sono al rev eren d issi mo p ad re Stellini, a cui umilj i miei cordial issi mi rispetti congiunti a più vivi rendimenti di grazie. Intanto il ritardo è giovevol issi mo, e produrr un ottimo effetto, perché tra ella (mio dichiarato nemico) e me abbiamo a tirarsi le parrucche (non abbiam capelli) a più non posso. Fatto è che se non si sciolgono realm en te le opposizioni, la disertazione non dev’esser pubbli- cata. Ma in sua buona conscienza quando ella le ha pensate e scritte (le ho gi non lette, divorate) le han fatto breccia? Io credo di no: e anzi son sicuro che a tutte, quando ella voglia, possa risponder meglio di me; ma mi vuol tentare, e provare. Sia col nome di Dio, adesso tocca ad Arlechino, cioè al signor io. L’abbraccio mille volte col cuore, e sempre più mi umilio e rassegno di v ostra s ignoria ill ustrissi ma um ilissi mo devot issi mo obl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 9 Settembre 1756 131. Tartini a [Michele Stratico?] Ill ustrissi mo sig no re sig no re p ad rone col endissi mo, Ho pensato meglio. Rimetto a v ostra s ignoria ill ustrissi ma la mia risposta alle sue opposizioni con le opposizioni stesse segnate co’ numeri, che chiamano la risposta. Ella vi consideri sopra e con più comodo: bastandomi di riaver le due carte e le sue nuove considerazioni verso gli ultimi del presente; e determinatam en te per il giorno del 29. Soffra volentieri l’incomodo, e concorra di buon’animo ad un pubblico bene, che in sostanza significa più di quello che appare. Se il rev eren d issi mo p ad re Stellini, a cui umi- lio i miei osseq uiosissi mi rispetti, può a ciò contribuire senza suo notabile incomodo, lo faccia, come di cuore lo prego. Ad ella mille cordial issi mi abbracci, all’ill ustrissi mo sig no r Eliano i miei cordial issi mi rispetti, e sempre più mi rassegno di v ostra s ignoria ill ustrissi ma Padova li 12 Settembre 1756
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