Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

272 mi credono, e s’impegnano di cuore per me. Le umilio i miei osseq uiosissi mi rispetti, e sempre più mi rassegno di v ostr a ecc ellen za umil issi mo devot issi mo obb ligatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 12 Marzo 1756 125. Tartini a [Michele Stratico?] Ill ustrissi mo sig no re sig no re p ad rone col endissi mo, la traduzione non può essere migliore, ma si sapeva inanzi di vederla che così doveva essere. Gliela rimetto, acciò fatta copiare sia consegnata da ella al sig no r conte Algarotti; ma ella si riccordi poi di aggiunger nel fine un solo periodo, in cui all’Eule- ro si dia la cagion vera della tardanza; ed è che si è tentato di farla tradur in francese da molti e per molto tempo, né essendo riuscita, si è stimato meglio mandargliela in latino. Questa aggiunta è necessaria, e la prego di non ometterla. Si riccordi inoltre di farla copiare immediatam en te, e immediatam en te consegnarla al sig no r conte, perché esso è per venir qui nella prossima settimana, e quando non gli sia consegnata inanzi la sua partenza di cost , si corre il pericolo evidente di nuova dilazione, e non breve. Caro il mio p ad rone se la prenda a petto, e non perda un momento di tempo. La cosa importa, e la prima volta che saremo insieme, sapr qualche cosa di più, ma intanto non vi è tempo da perdere. Mi continui il suo amore; se vuole, la ringrazio di quanto ha fatto sin qui per me; ma poi come farò a ringraziarla del molto di più che per me dovr fare? I miei rispetti all’ill ustrissi mo sig no re Eliano: le suonatine saranno copiate, e cordialm en te mi rassegno di v ostra s ignoria ill ustrissi ma devot issi mo cordial issi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 13 Marzo 1756

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