Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
266 stessa, o in diversa categoria di strumenti, cioè o tra due violini, o tra due oboè, o tra violino e oboè etc . risulta un terzo suono, che infallibilm en te si trova o in arm oni ca proporzione, o in arm oni ca serie co’ due dati suoni; che fisicam en te e dimostrativa- m en te e il basso armonico fondamentale de’ due dati suoni; che risultar sempre, e sempre tale da qualunque specie di suoni purché protratti; qual luogo rimane a dubi- tare se l’arm oni ca proporzionalit sia voluta dalla natura per necessità di principio, e se la natura si debba, o no trovar uniforme in avvenire? Si può bensì dubitare dell’a- ritm eti ca, e geom etri ca proporzionalit : non essendovi fenomeno alcuno, che ne dia il segno. Anzi se data (per esempio) la subsesquiterza 3, 4, che per le nostre scienze sta- bilite e in rispetto, o sia in potenza di aritm eti ca proporzionalit , applicata a due corde sonore, e prodotti i due suoni protratti, il terzo suono che risulta, distrugge il rispetto aritm eti co delle nostre scienze, ponendovi fisicam en te del suo il terzo termine non come 2, che con 3, 4, forma l’aritm eti ca proporzione; ma o in arm oni ca proporzione come 6, o in arm oni ca serie come 12 (relativam en te al dubbio di questo terzo suono se risulti veram en te in 1 o in 1⁄2 della serie aritm eti ca delle frazioni), ne viene di ne- cessaria fisica conseguenza, che la natura in questo fenomeno vuole l’arm oni ca, esclu- de l’aritm eti ca e qualunque altra proporzionalit per principio primo; e per corollario siamo fisicam en te sicuri di questo principio in rispetto arm oni co, non lo siamo in qualunque rispetto; e siamo egualm en te sicuri esser impossibile qualunque altro prin- cipio dell’armonia fuor di questo. Ma qui appunto nasce la mia meraviglia, e cresce in infinito la mia, come deve crescer l’altrui venerazione verso di ella, che nulla sapendo di questo fenomeno del terzo suono, quando si e degnato dar le sue considerazioni alla nostra musica, non di meno propostosi ottimo criterio, nell’approssimarsi al vero ab- bia sorpassato chiunque, e nella dedotta, e dimostrata sua singolar proposizione abbia colta la fisica natura del terzo suono sì fattam en te, che quando sia intesa a dovere, e siano spianate le difficoltà, che io qui esporrò, e dimostrativam en te la stessa ch’e fisi- cam en te il terzo suono. Prima di tutto non solam en te le accordo che la differenza di ottava, che vi e tra la di lei regola, e il terzo suono, quando questo si trovi in 1⁄2, e non nella unità, nulla tolga alla di lei regola, perché la differenza non e sostanziale; ma le accordo molto di più, ed e, che per l’affatto diversa qualit di questo terzo suono, che risulta da due dati suoni, non essendosi fin qui potuto determinare con fisica sicurezza se risulti veram en te o nella unità, o in 1⁄2, benché ad evidenza fisica si rilevi la sua intonazione, io che fin qui son stato persuaso con la maggior parte esser questo costi- tuito in 1⁄2, voglio esser il primo ad accordarle, che sia veram en te costituito nella unità. Cosi potremo con piu esattezza e precisione comparar la di lei regola col feno- meno del terzo suono, che finalm en te dev’esser il decisivo, della tanto fin qui agitata ricerca del vero principio dell’armonia. Questa mia proposizione e per se evidente, perché se dato da una parte un Eulero, che versando su tal ricerca, assegni la regola dimostrativa di questo principio: dato dall’altra parte un professore, che nelle sue fisi- che ricerche scopra un fenomeno sìi preciso e significante qual e il terzo suono: data la
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