Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
252 rigorosam en te alla musica in genere, all’armonia in specie. Qui sta l’arte mia, e la mia onest issi ma cabala, perché son talm en te ordinate all’intento ivi chiaram en te proposto, e lo provano in sì fatto modo, che pare impossibile si possa aver altro fine, e intento, che quello ivi appare. Ma pur così è e così vedr v ostr a riv eren za a suo tempo esser in fatto, e con v ostr a riv eren za il p ad re Riccati, e l’ill ustrissi mo sig no r d otto r Balbi, che sono quelle sole tre persone, delle quali in tali strettissime circostanze io posso fidarmi, e dalle quali verrò in persona a suo tempo, come le scrissi. Questa mia non chiama risposta, né io la voglio in modo alcuno per posta in supposizione, che v ostr a riv eren za avesse bisogno di rispondermi in tal proposito, e rispettivam en te a tali notizie. Quando vi sia questo bisogno, aspetti pure qualche occasione particolare di uomo affatto sicuro, né si fidi in modo alcuno della posta, perché certam en te succede male: essendosi a quest’ora rilevato da quelle tali persone sopra nominate, che io ho commercio cost su questo proposito. Quando mi scrive per la posta, scriva in sentimento naturale del mio libro come vero li- bro di contrappunto, e fatto a questo unico fine, ma nulla più. Di questa mia lettera per ora non faccia uso alcuno con l’ill ustrissi mo sig no r d otto r Balbi si discorrer a suo tempo in voce, e v ostr a riv eren za la riceva in sigillo di confessione. Le umilio i miei cordial issi mi rispetti, e sempre più mi rassegno di v ostr a riv eren za um ilissi mo devot issi mo obb ligatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 8 maggio 1754 111. Tartini a G.R. Carli Ill ustrissi mo sig no re sig no re e p ad rone col endissi mo, essendo io costretto a dover fare nel dotto mondo una comparsa ben diversa dalla sin’ora fatta nel mondo comune di suonator di violino, ricorro a que’ tali padroni, che avendo testa, e cuore, vogliano, e possano aiutarmi in tal bisogna. Sar pubblicata con la stampa dentro luglio una mia opera intitolata: trattato di musica secondo la vera scienza dell’armonia. Il trattato da me composto due anni sono per uso, e piacere del sig no r conte Decio Trento mio scolare di contrapunto, si vuole dal medesimo in stampa di forza assoluta. Contenendosi nel trattato principj nuovi, e il titolo indicando abbastanza nell’adiettico vera in quanto io pretenda di aver scoperto, l’impegno è grande, gravissime le conseguenze, l’urto pericoloso. Sia che si vuole, due cose mi sono a cuore; la sollecita dilatazione del libro dentro l’Italia, e la sincera notizia del giudicio degli uomini dotti, a quali molto più che ai musici il libro appartiene. Perciò riccorro distintamente a v ostra
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