Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
240 ho una pelliccia (è un soratodos alla moscovita) di pelli nere di agnelli non nati, quali si estragono dal ventre della madre gravida, che si uccide a questo effetto; e in Moscovia stessa è una rarit . Fu questo un regalo fattomi dal gran ciambellano [Narinski?] sei anni sono, et era il di lui soratodos. L’effetto di queste pelli in lontananza di due, o tre braccia è come di un velluto nero acciò tagliato, nero rasato; ma il nero, e il lucido di queste pelli sopravanza l’effetto del velluto di molto. Insomma è cosa da signori grandi, e non da suonator di violino. Come regalo, io non l’ho voluta mai vendere, e come cosa troppo nobile, non ne ho fatto mai uso, et è tal quale mi fu mandata senza un minimo patimento, e danno. Numerate le pelli (piccolissime) sono sessanta sei, o sessantasette, cucite tutte assieme, e ridotte a pelliccia, che arriva sino a terra con maniche lunghe, e larghissime, e circonda tutta la persona che sia sotto vestita interam en te in galla. Il prezzo di una di queste pelli è in Moscovia stessa di due taleri l’una, e questo lo so di certo. Supposto, che ora il mio bisogno sia di venderla, non la voglio vendere in questi paesi, dove si sa comunem en te che io ho questa rarit in casa, e son stato molte volte ricercato di venderla. Se in coteste parti vi fosse occasione, la venderò, e per sapere se vi possa esser occasione, faccio la confidenza del fatto a v ostr a ecc ellenz a, e le dico il prezzo di trenta zechini, come ultimo prezzo, e vile a cagione del mio bisogno. Quando v ostr a ecc ellenz a era qui, io non ero in tali circostanze. Or che vi sono purtroppo, la supplico umilm en te di qualche informatione su questo proposito. Umilio a v ostr a ecc ellen za li miei osseq uientissi mi rispetti, e sempre mi rassegno di vostra eccellenza um ilissi mo devot issi mo obbl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 3 novembre 1752 105. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad re P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna franca per Venezia [dentro:] M o lto rev eren do p ad re p ad rone col endissi mo, finalm en te dopo tanto tempo si è scoperto il nodo della difficolt , e la ultima di v ostr a riv eren za lo pone affatto in chiaro. Sia però ringratiato Dio, giaché per ultimar una volta questo affare ciò era talm en te necessario, che potevamo altercare per anni senza
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