Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
238 creduto il migliore. Per parte mia ho tenuto dietro al loro metodo per molto tempo, ma accortomi finalm en te che non poteva condurci al bisogno, gliel’ho scritto sinceram en te. Se nell’averglielo scritto (al mio solito) currenti calamo io ho ecceduto (che no’l so in mia coscienza e da christiano) in qualche espressione non conveniente, mi pento mille volte e gli domando due milla volte perdono. Le prego (se mai fosse questo) che ci vadan sopra. Son incappace affatto di tal cosa avvertitam en te; se succede, è per mia ignoranza, e prego Iddio di cuore di non aver a rendergli conto se non di questo. Insomma sia tutt’al- tro, ma questo no. Se poi non è possibile, che si possano intendere abbastanza secondo tal bisogno, che non è indifferente, qui poi ci vuol patienza; e finalm en te l’intoppo non nasce da loro, nasce da me. Perché loro vanno per la strada battuta, e comune; et io per un’altra affatto nuova e particolare. In tal caso quando io non sappia egualm en te che loro la strada battuta e comune, e che io accomodi la mia alla loro, sar impossibile ot- tener l’intento. Ma io non so se non quanto basta a conoscer chiaram en te la possibilit di accomunare queste due vie in una. Dunque sar impossibile, che venghiamo a buon fine; e questa in poche parole è la sostanza di quanto è occorso, e occorre tra noi. Così essendo (se io l’indovino) resta bensì il nostro intento senza conclusione, ma io gli resto nonostante in sì fatto modo obbligato, che non so in mia vita aver mai contratta obbli- gatione maggiore di questa. V ostr a riv eren za dunque mi risponda, e mi sollevi da un peso enorme più presto che può, perché ne ho bisogno. Le umilio li miei rispetti, come faccio allo stimat issi mo sig no r d otto r Balbi, e sempre più mi rassegno di v ostr a riv eren za um ilissi mo devot issi mo obbl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 3 novembre 1752 104. Tartini a Giuseppe Ximenes d’Aragona 57 Eccellenza, venerdì scrissi a v ostr a ecc ellen za, e la sera ben tardi arrivò qui il sig no r Zanobi senza che io abbia avuto tempo di scriverle un’altra lettera di aviso nella stessa posta. Ora egli è qui, l’ho esaminato, l’ho sentito, e ne spero molto bene. Dov’egli abita, si trova contento, e ne ha occasione. Ora importa che io avisi v ostr a ecc ellen za, che avendo io scritto al sig no r Antonio, e f ratel li Venturini, acciò mi rimettesse zechini dieci per aver denaro sufficiente di far la prova delle spese insieme e totali per due mesi, mi è stato 57 Per notizie biografiche relative a Giuseppe Ximenes d’Aragona, in particolare sulla sua attivit di mecenate nella vita musicale padovana cfr. Cattelan, 1987.
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