Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

231 LETTERE mai persuaso, che questo punto di legge naturale universale deva esser inteso, come mi si scrive; perché nella mia disertatione, e nelle mie lettere avendo detto mille volte, ch’è impossibile in tal sistema la separatione del fisico dal dimostrativo, e facendola toccar con mano in tante propositioni, nonostante, dalla lor parte si vuol insistere ferocem en te sopra il solo fisico indipendentem en te affatto dal dimostrativo. Questo è un altro in- conveniente e di fatto, e di ragione, perché mi vogliono divider per forza ciò, che non è divisibile per sistema. Al primo inconveniente (ch’è mancanza di memoria) si deve rime- diare dalla lor parte. Al secondo inconveniente rimedio io per gratia, ma non per obligo. Sappiano dunque (e abbian la bont di non dimenticarsene) che la sperienza a quest’ora è fatta non solo negli oboè, ma nelle trombe da fiato, e corni da caccia. Il terzo suono risulta egreggiam en te, e chiaram en te, con questo di più, che a proportione della maggior forza dello strumento, più sensibile si fa questo terzo suono. Il bello si è, che risulta anco dalla voce umana; ma si ricchiedono due voci ben costanti nel punto della intonatione del proposto intervallo. Perché si è notato, che deviando un tantino dal punto fisico o una voce, o l’altra, il terzo suono si perde. Eccole dunque servite nella universalit del fenomeno dati li due suoni convenienti. Ma torno a dire, ciò sia per gratia, e non per debito; e sia solam en te ad effetto di poter ultimare una volta questo benedetto esame. Ciò essendo fisicam en te vero, riflettano, che tempo fa risposi alla loro ricerca, se questo terzo suono si aveva da tali e tali strumenti, risposi dico che non lo sapevo, perché non avevo fatta sperienza alcuna, ma che nulla di ciò m’importava, perché questo terzo suo- no si poteva avere da que’ tali strumenti, o no. Se no, nihil ad me. Se sì, sarebbe stato lo stesso, che si ha dal violino. Ecco dunque verificata fisicam en te la risposta. Si ha, et è lo stesso. Lascino poi per sempre d’insistere sopra li strumenti di percussione, cembali, liu- ti, salterij, campane etc . È una insistenza mal fondata. In tali strumenti si distingue anco da un sordo la differenza del suono primitivo e principale che nasce dalla percuttione, dal suono che nasce in consequenza dalle ondulationi, o tremorij del corpo percosso. Ma perché questa insistenza sia finita per sempre, v ostr a riv eren za faccia venir in sua camera due suonatori d’oboè, quali posti nelli due angoli estremi suonino equitemporaneam en- te con buona intonatione, e voce forte e sostentata gl’intervalli seguenti: & ww ww ww# terzi suoni etc: v ostr a riv eren za, e quanti ivi saranno, sentiranno nel mezzo della camera molto meglio che negli angoli sottoposti terzi suoni etc . Allora e v ostr a riv eren za, e lo stimat issi mo sig no r d otto r Balbi si chiariranno della verit del fatto, del modo del fenomeno, e della necessit fisica della protrattione continuata de’ due suoni dati. In certi casi non solo la sperienza è necessaria in genere, ma è necessaria in specie, e in individuo; né basta crederla ad altri, bisogna farsela, e sentirla da sé stessi. È tanto facile, che nulla più. La facciano dunque, e così finiranno una volta molte inutili difficolt , tra le quali io

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