Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

224 in infinito; secondo, rispettivo sempre, come 1/2, alla serie armonica, si trova il terzo carattere, o segno ch’è di unit prima; e il quarto carattere, o segno, che come unit prima in quel preciso rispetto, esclude dalla sua serie la ragion dupla. Si notino bene questi quattro caratteri, o segni; come precisi e intrinsechi di AB, e come dedotti dimostrativamente. Ora si vada al terzo suono, e si notino li suoi caratteri o segni fisici. Questo terzo suono si trova costante in infinito in 1/2; carattere primo. Si trova rispettivo, come 1/2, alla serie armonica precisa; perché quando non si deduca dalla serie armonica precisa, il terzo suono si cambia in altro termine nello stesso modo, che AB; e si cambia a raguaglio nello stesso identico termine di terzo suono, in cui si cambia dimostrativam en te AB; secondo carattere. Si trova questo terzo suono unit prima; terzo carattere. Si trova esclusa da questo terzo suono la ragion dupla; quarto carattere. Dunque il terzo suono è lo stesso identico termine AB, considerato quattro caratteri, o segni intrinsechi e precisi, e dimostrativam en te dedotti, la cosa, di cui sono caratteri, e da cui sono dedotti, sia diversa. Né osta in modo alcuno, che il terzo suono sia fisico, AB sia dimostrativo; e che non si spieghi in precisione il modo fisico del terzo suono per compararlo al modo dimostrativo di AB. Che il terzo suono sia fisico, AB sia dimostrativo, vuol dire in linguaggio filosofico matematico, ch’è la stessa cosa dimostrata fisicam en te, e matematicam en te, perché ha li stessi caratteri. Che non si spieghi in precisione il modo fisico del terzo suono per compararlo al modo dimostra- tivo, vuol dire in linguaggio di franchezza matem ati ca, che l’autore non ha bisogno di questa spiegatione, bastandogli di aver dimostrato, che il terzo suono è lo stesso AB nella regione formata dal suo quadrato. Non ha dunque obligo maggiore, e però né se lo vuol prendere, né gli può esser dato rispetto al trattato, che si esamina. Se poi dopo l’esame intiero del trattato v ost ra riv eren za, e il sig no r d otto r Balbi avranno piacere di veder, e toccar con mano in qual modo il terzo suono, et AB siano identicam en te lo stesso, il terzo suono fisicam en te, AB matematicam en te; e in qual modo urtandosi li due volumi d’aria, si formi in precisione la suddetta linea (e in consequenza si levi il sipario a cento altre cose) li servirò piucché volentieri. Anzi avrò io stesso il piacere di scomporgli allora tutto il fondamento di questa macchina, ch’è assai grande. La averto però nel caso presente e distintam en te il riverit issi mo sig no r d otto r Balbi, che doppo questa spiegatione pare impossibile, ch’egli stesso (se si degna d’internarsi per qualche momento) non rilevi da per sé tutto il mistero, perché doppo tal spiegatione resta chiaro ad evidenza, e facilissimo ad esser inteso. Ma il male sì è, che v ostr a riv eren za mi conferma intieram en te nella mia opinione, e quando il fatto sia tale, torno a dirle con sempre maggior franchezza e verit , che nulla faremo, perché l’esame principale e sostantiale appartiene al matematico, e non al musico. Sì che bisogna concludere: o veram en te il sig no r d otto r Balbi vi entra, o no. Se vi entra, sia ringratiato Dio; se no, mi dispiace, ma devo saperlo, e v ostr a riv eren za deve rispondermi in tal proposito senza dissimulatione. Quando non vi entri, e v ostr a riv eren za voglia farmi la grazia compita, trovi persona conveniente, come le scrissi nell’altra mia, cioè o assegnata dall’ill ustris-

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