Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
211 LETTERE sia condotta non ordinata che difficilmente si può comprendere, stanteché la natura suoi produrre le cose semplicemente, ma con un certo ordine e costanza. Posto ciò si osserva dalla fig ura III che la terza minore C# ed E produce per terzo suono al di sotto un A in decima, l'altra terza minore fig ura I. D e F (così la terza min. B D, fig ura II) produce per terzo suono un Bb che è in decimasettima sotto. Si assegna per terzo suono della quinta l'unisono, cosa che porta seco una non piccola difficolt , imperocché l'unisono non porta variet di suono, perché non consta né di grave né di acuto, onde quasi se non del tutto impercettibile all'orecchio, onde sar considerata universalmente la quin- ta, come compagna dell'ottava. Da ciò pottassi da molti ricavare esser cosa strana che le due consonanze principali ottava e quinta non producono terzo suono. Sarebbe cosa molto desiderabile, ed al pubblico grata e vantaggiosa, di assegnare la ragione perché i tali due suoni producano un tal terzo suono, e non qualunque altro: posto ciò si teme che m onsieu r Rameau unito all'Accademia reale delle scienze di Parigi non pretenda averne dimostrata la raggione nella sua: Demonstration du principe de l'harmonie , ed in altri suoi trattati, ne' quali vien dimostrato con l'esperienza che posto qualunque suono stabile, v erbi g ratia Ut, questi produce altri due suoni acutissimi, l'uno che corrisponde al di sopra del suono fondamentale in duodecima, l'altro in decimasettima maggiore al di sopra del medesimo suono fondamentale, il tutto, come affermano nell'estratto dei registri in data dei 10 dicembre 1749. I signori della Accademia delle scienze, fu prima osservato e conosciuto dal p adre Mersenno, e dal Wallis. Sicché di più dalle esperienze si trova l'effetto contrario, stanteché quello del sig nor Ramò produce tutti gl'intervalli armonici terza e quinta verso l'acuto, e in quella del sig nor Tartini al di sotto. Gli è impercettibile la proposizione in risposta al 3o punto di difficolt , cioè «Si crede non sensibile in modo alcuno il terzo suono ne' strumenti di corda mettalica, perché in que- sti il suono non è protratto, né si può protrarre, ma subito cessa». Questa proposizione viene distrutta dall'esperienza, perché se nei cembali, ed altri strumenti da corde metta- liche non si usasse l'arte dei piccoli panni, nei saltarelli si udirebbe una confusione non ordinaria di suoni antecedenti risuonanti coi susseguenti, come sopra di tutto si prova con l'esperienza delle campane, e tutti questi strumenti non mantengano le vibrazioni a forza d'arco come si prettende nella sopra citata risposta. In oltre le canne d'organo, ed altri strumenti da fiato mantengano la voce con maggior costanza e regolatezza, e pure da questi non si sente il terzo suono, da ciò potrebbe nascer il dubbio che il terzo suono non fosse prodotto dalle cause assegnate.
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