Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

208 aspiriamo, e noi sopra tutti desideriamo di giungere a solo fine, che ella conosca fino a qual segno siamo interessati nelle giuste sue convenienze. Una sola cosa in questo ci è grave, che v ostra s ignoria molto ill ust re pensi a gratificare per qualunque pensiere che noi come di lei amici dobbiamo senz’altro prenderci. L’amicizia ha il peso di cor- rispondere di qualunque occorrenza vicendevolmente coll’opera ai comuni interessi. Che ella gradisca questa nostra cordiale disposizione, è il più bel segno, che possa mai darci di qualunque gratitudine. Ma forse alla sua generosit tanto non basta, se non giunge a farcelo noto nella maniera che pur vuole. Forz’è che a questo ancora ci soggettiamo a codesto p adre m aest ro di cappella, a cui io scrivo; potr trasmettere le sue grazie per mezzo del predicatore quaresimale del Santo. Con molto rossore io mi conduco sopra ciò a scrivergli, nel che mi vinco, e questa vittoria le sar testimonio, e capparra della rispettosa obbedienza, che io le confermo nel segnarmi di v ostra s ignoria m olt o ill ust re Bologna li 7 marzo 1752 90. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna franca per Venezia [dentro:] M ol to rev eren do p ad re p ad rone col endissi mo, non ho risposto venerdì scorso alla di lei benign issi ma, sperando di ricever il sab- bato la lettera promessa, includente la indicatione delle oscurit , e difficolt , che ci sono nel mio trattato, acciò si possa una volta compire il di lui essame. Ma nulla ho veduto, e per non lasciar correre ancora questa posta senza scriverle, faccio sapere a v ostra r iveren- za , che il p ad re predicatore non fa il viaggio per terra. S’imbarca a Venetia, e a dirittura per mare va al suo convento. Io gi continuo le mie diligenze, ma mi faccia ancora ella questa carit e favore dalla sua parte. Siamo poi più che di accordo, che non si può dar giudicio di ciò, che non s’in- tende chiaram en te. Ma inoltre le dico io di più, che son sicuro doverci essere qualche oscurit , e non in un luoco solo. La cagione è chiara. Sono molte cose nuove, et io so di certo che son nuove. La via da me tenuta è nuova affatto, e questa sola basta per involger chiunque. Inoltre son a me conscio, che alle volte adopro termini formati a mio modo, sì perché non mi sono noti i termini

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