Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

204 86. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna franca per Venezia [dentro:] Qui in Padova abbiamo la disdetta di ricever le lettere di Bologna nel sabbato, e di dover scrivere per Bologna il venerdì sera. Dopo dunque di aver mandata la mia, ho ricevuto la benign issi ma di v ost ra riv eren za, e questa volta l’ho indovinata. Sento poi dalla sua, che non mi si faranno difficolt se non compiuto l’esame. No, e poi no assolutam en te, et io intendo tutto al contrario. Non si vada mai inanzi nell’esame, se non superata ad una ad una le difficolt , che s’incontraranno. Io non solo non le sfuggo, ma anzi le desidero, e le desidero dell’ultimo rigore, null’altro importandomi, se non che vertano solam en te sopra la sostanza, e significatione intrinseca della mia propositione senza deviare a cose estrinseche, e non sostantiali. Bisogna considerare, che io tratto un nuovo genere di quantit , e in maniera affatto nuova. Per quanto un uomo sia profondo nelle scienze di quella quantit , ch’è nota, non può certam en te avere la stessa facilit e profondit in rispetto a quella quantit , che sinora non gli è nota. Bisogna dunque andar adagio prer forza, e procurare, che una verit spiegata dia lume e chiarezza alla difficolt seguente; e ciò, per parte loro. Per parte mia poi gli ho confessato, e confesso di nuovo di saper molto poco di geometria. Per quanto dunque io creda di sapere questo nuovo genere di quantit , mi può far confusione l’affollamento di molte difficolt in una volta, espresse geometricam en te. Siché ex utraque parte andiamo pur adaggio, e con ordine, molto più perché preveggo, che diventar necessaria la spiegatione di molte cose accen- nate nella mia di venerdì passato. Questa è la mia opinione, salvo sempre un giudicio migliore, mentre umiliando a v ostra r iverenza , e al venerat issi mo sig no r d otto r Balbi li miei osseq uiosissi mi rispetti, mi rassegno sempre più di v ost ra riv eren za Um ilissi mo devot issi mo obbl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 26 novembre 1751

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=