Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
197 LETTERE Se i due corpi d’aria eccitati dai tremori delle due corde del violino, viola con- tralto, violoncello nell’urtarsi generano un terzo suono, dovrebbe lo stesso accadere in altri strumenti massime da fiato, come sono l’organo, l’oboè, i flauti etc. come pure nelli strumenti da corda metallica. Si cerca se si riscontri lo stesso fenomeno ancora in questi. Se i due volumi d’aria eccitati dalle corde sonore giungono nell’urto generare il terzo suono, non si sa ben intendere come l’intervallo dell’8a non lo debba generare, quando due corde accordate in quinta giungono a fare l’unisono della fondamentale, essendoci quasi la stessa diversit tra i tremori di due corde all’8a, e di due corde accor- date in quinta, quarta etc. Si dice che gl’intervalli irrazionali rendono anch’essi il loro terzo suono, si brame- rebbe intendere con qualche esempio, qual finalmente terzo suono rendono. L’accordo in un punto matematico se si prendano i termini nella propria loro significazione è fisicamente impossibile, mentre il punto matematico è tanto preciso che un’infinitamente piccola differenza lo esclude e pure questa stessa differenza n on può togliere un punto fisicamente indivisibile, che è quel punto a cui le forze nostre possono negli accordi giungere. Per nome di proporzione armonica, nella quale si suppongono disposti i numeri nella dissertazione, si desidera sapere se s’intenda la stessa proporzione che i geometri chiamano armonica, nella quale i due estremi stanno tra sé nella ragione delle differenza d’ognuno di questi estremi dal terzo, ovvero se per nome di proporzione armonica deb- ba intendersi qualche altra proporzione musicale. 81. G.B. Martini a Tartini Non so se nelle ultime nostre riflessioni abbiamo fatto rilevare a v ostra s ignoria m olt o ill ustr e che la nascita del terzo suono al toccarsi a perfezione due corde consonanti possa in parte essere stata nota non solo a m onsieu r Sauveur, ed al p adre Mersenno, ma ancora al m ounsieu r Rameau. Affinché ella veda il fondamento di q ue sta preventiva notizia, io qui le soggiungerò un articolo del giudizio dato dall’Accademia delle scienze alli 10 dicembre 1749. Sulla di lui dimostrazione del principio dell’armonia, il quale articolo tradotto fedelmente è il seguente. «Tutto questo sistema è fondato sopra le due seguenti esperienze. Se si fa sonare un corpo sonoro, che noi chiameremmo Ut, per indicarlo più facilmente, si intendono, oltre il suono principale, due altri suoni acu- tissimi, l'uno de' quali è la 12a sopra il suono principale, cioè l'ottava della sua quinta nell'ascendere, e l'altro la 17a maggiore sopra di quel medesimo suono, cioè la doppia 8a della sua terza maggiore ascendendo». Questa sperienza è differente da quella di v ostra
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