Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

196 che trattando cotesto signore confidentem en te, trovar in fatto, che porta seco le racco- mandationi più efficaci, per chiunque arriva a conoscerlo. Ho ricevuto la di lei ultima, che mi ha consolato per un rispetto, ma per l’altro (ch’è il mio trattato) le confesso di aver qualche motivo necessario per desiderare che sia ultimato l’essame con qualche magior sollecitudine. Mi dispiace che il mio bisogno urta il nostro sig no r d otto r Balbi, e lo incomoda ma in fine son cert issi mo ch’egli stesso si compiacer di aver sacrificato qualche suo incomodo a questo affare. Gli umilio li miei rispetti, come faccio a v ostra r iverenza , e mi rassegno sempre più di v ostr a riv eren za devot issi mo obl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 24 agosto 1751 80. Da G.B. Martini a Tartini Molto ill ustr e sig nore sig nore p ad rone col endissi mo, quando unitamente al sig no r dott o r Balbi pensava mandargli alcun nostro deter- minato parere sopra l’erudito suo trattato, non ho potuto dispensarmi di n on pregarla d’alcuni lumi necessarj alla piena inteligenza del difficile argomento che v ostra s ignoria m olto ill ustr e ha preso a trattare, avendo giudicato minore di lei incomodo il presente, di quello forse per essere un parere pieno di divisioni, e di riserve, quale sarebbe stato senza queste preventive spiegazioni di cui nell’annesso foglio viene pregata. Che è quanto mi occorre in attenzione di pienamente ubbidirla, mentre sono Bologna li 28 settem bre 1751 L’ottenere la quadratura del circolo significa presso i geometri ritrovare una figura retti- linea a cui si dimostri eguale un dato circolo. Fino ad ora non s’è tal dimostrazione po- tuta ottenere, anzi vi sono più geometri che la dimostrano impossibile, laonde si dubita assai, che l’arte fisico-armonica vi possa giungere; quando non volessimo giungervi per approssimazione, come appunto possono fare i matematici. L’accordare uno strumento secondo un certo intervallo razionale avr relazione coi numeri, i quali esprimono la proporzione dei suoni tra quali sta l’intervallo, e se ii numeri sono razionali, si potr determinare l’intervallo, ma se saranno irrazionali, non ben s’intende il modo di determinarlo; essendo i num er i irrazionali gli stessi che chia- mano sordi, né si possono esprimere per numeri interi o rotti. Si brama dunque sapere chiaramente che voglia dirsi col nome d’intervallo razio- nale o irrazionale.

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