Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

184 monarca maraviglioso e singolare nella musica, com’è in ogni cosa; sì in risguardo alla mia forza e sicurezza presente di ridurre a perfezione qualsivoglia giovane anco di me- diocre abilit , che abbia voglia di studiare. A questo mio desiderio non vedo che due opposizioni; la persuasione del monarca, e la scielta del giovane. Io non m’impegno certam en te di scioglier la prima: ella veda, s’è cosa possibile; la seconda sì, perché, non essendovi fretta, con tutto il comodo si può scegliere costì; e iniziare quel tale, che vien destinato per la mia scuola. È ver issi mo, che intanto possono correr anni et io invecchiare, o morire. Ma nemmen questo è obietto, perché qui in Padova vi è un giovane dilettante mio scolare (si chiama Michiele Straticò, 47 et è persona civile assai) che in mia mancanza potrebbe esser scielto maestro del giovane destinato. È cert issi mo, che se ben nato tale, non direbbe di no ad un tal monarca; et è cert issi mo, che nel suonare e comporre è famoso, è distinto fra tutti li miei scolari, perché possiede l’anima intiera della mia scuola. Insomma la mia ragionevole superbia vuole, che ad ogni patto io abbia il vantaggio di far sentire la mia musica ben eseguita a cotesto monarca; però la supplico d’interessarsene con qualche premura, giacché mi lusinga, che anch’ella ne avrebbe onore. La prego di qualche rispo- sta e sopra questo interesse, e sopra la tela, mentre umiliandole li miei osseq uiosissi mi rispetti, mi rassegno sempre più del sig no r conte mio p a d ro ne e signore um ilissi mo devot issi mo obb ligatis simo servitore Giuseppe Tartini Padova li 7 luglio 1750 70. Tartini a F. Algarotti Sig no r conte mio p a d ro ne e signore, ho ricevuto la di lei benign issi ma, che molto era desiderata e da me, e dal nostro ab a te Bressani 48 per saper nuova di ella e del suo stato. Ora siamo contenti tutti due, et il Bressani spera di giorno in giorno di ricevere con di lei lettera e il di lei giudicio preciso sopra la di lui disertazione del vacuo, e qualche nuovo di lei prodotto, come accenna in questa sua ultima. Io non ho che dirle di più, se non ringratiarla instancabilm en te, perché si degna di amarmi e di favorirmi. 47 Zdravko Blasekovi , “Stratico, Michele”, in Ng. 48 L'abate Gregorio Bressani (1703-1771), letterato trevigiano, fu alla corte di Berlino con Algarotti. Cfr. Cantù, 1854: p. 235 e Algarotti, 1784: p. 67.

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