Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
180 66. Tartini a F. Algarotti Sig no r conte mio sig no re e p a d ro ne, per quanto io vedo, son divenuto l’oggetto, e il soggetto de’ di lei beneficj. Le dirò una cosa sola et è, che stimo e stimarò infinitamente più il benefattore di qualunque beneficio grand issi mo che possa farmi. Questa è verit , che le può servir di regola sicura per sempre. Vengo alla musica. Le piccole sonate mie a violino solo mandate cost han- no il basso per cerimonia: particolarit , che non le scrissi. Io le suono senza bassetto, e questa è la mia vera intentione. S ua a ltezza il sig no r prencipe di Lobkowicz 42 sar servito quanto prima nel miglior modo a me possibile nelli sei concerti com m essi; e se verr in Italia, così che io possa aver la sorte di umiliarmigli personalm en te rinoverò in lui la mia vecchia servitù contratta in Praga con li genitori, e zio. Ho ancora nelle orecchie il liuto della madre di sua altezza, quale suonava in tal maniera, che io non fui capace di- stinguerla da monsieur Vais 43 di lei maestro. Ella mi motiva di poter accomodare il mio scolare Pasqual Bini con sua altezza. Considerando io le circostanze, vedo ben issi mo il sommo vantaggio del mio scolare in tal caso. Egli è ricco di virtù nel suo mestiere, e di bont ne suoi costumi ma il di lui spirito povero non è per corti grandi. Persuaso dun- que che questo sia il buon punto per lui, gli ho scritto subito; non perché domandi sti- pendio etc . ; ma perché dia il suo assenso al serviggio di tal padrone. Per altro ella abbia la benignit di condurre a buon fine questo affare per ogni parte e sia sicura, che né io, né lo scolare dimander quantitativo. La unica consideratione, che in tal caso deve avere sua altezza, si è, che avendo quest’uomo al suo serviggio, e sua altezza potendo giustam en te giudicare del di lui valore, e merito, trovar in fatto che per tutta la Germania, quanto è lunga e larga, non vi sar certam en te altro uomo da paragonarlo, e porlo a confronto. Me le raccomando dunque di nuovo sopra questo particolare, mentre umiliandole li miei cordial issi mi e osseq uiosissi mi rispetti, mi rassegno sempre più del sig no r conte mio p a d ro ne e signore um ilissi mo devot issi mo obb ligatis simo servitore Giuseppe Tartini Padova li 24 febraro 1750 42 La famiglia Lobkowicz è una delle più antiche famiglie nobili della Boemia. Ferdinand Philipp von Lobkowicz (1724 – 1784), VI principe Lobkowicz, fu principe di Lobkowicz dal 1739 al 1784. Per un approfondimento sui rapporti tra Tartini e il mondo tedesco cfr. Petrobelli, 1992: pp. 81-99. 43 Johann Jacob Weiss (1662 – 1774) fu liutista e didatta dello strumento. Fu insegnante di liuto del principe Philipp Hyacinth Lobkowitz e di sua moglie, la principessa Anna Maria Lobkowicz, abile strumentista.
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