Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
179 LETTERE 65. Tartini a F. Algarotti Al Co nte Francesco Algarotti Sig no r conte mio sig no re e p a d ro ne, rendo in primo luoco infinit issi me grazie al benig nissi mo sig no r conte mio padro- ne, perché si è impegnato di cuore per l’impegno e stabilimento del mio caris si mo sco- lare Pasqual Bini in qualche corte riguardevole. La supplico più che mai di sollecitarmi quanto può questo favore per me grandis si mo, e l’assicuro di nuovo, che ne avr onor sommo. In secondo luoco devo avvertirla (come buon servitore) a misurar le mie lodi con cotesto maraviglioso monarca. Perché da una parte egli è troppo veggente in ogni genere, e dall’altra il di lei amore verso di me eccede qualunque merito, e qualunque mia dote. E sebbene questo amore mi è carissimo, e pretiosis si mo non potrò mai permettere che ad un tale e tanto mio padrone, riesca dannoso, come può facilmente succedere nel caso presente in cui dal di lei comando sono obbligato mandar cost le mie compositio- ni 41 all’esame e giudicio di cotesto monarca. Io la obedisco ciecam en te, come la obedirò sempre, ma Dio gliela mandi buona. Vi si aggiunge l’azzardo della essecutione: essendo egualm en te impossibile che un altro uomo (qualunque sia) incontri di punto il mio carattere, e la mia espressione, com’è impossibile, che un altro uomo perfettamente mi rassomigli. Tuttavolta, perché si sappia il mio carattere, e la mia intentione devo dire che io sto di casa più che posso con la natura, meno che posso con l’arte: non avendo io altra arte, se non la imitatione della natura. Anzi in questa oramai vecchia et non potendo più attaccarmi alla natura particolare della mia specie, mi vado attaccando più che posso alla natura universali de’ generi e vi trovo gusto abbastanza e a satiet . Mi conservi la sua padronanza, che stimo cordialm en te sopra qualunque, e con la maggior sicurezza, che umanamente vi possa avere, mi creda quale con tutto l’ossequio mi rassegno del sig no r conte mio p a d ro ne e sig no re um ilissi mo devot issi mo obbl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padova li 20 novembre 1749 41 È stata ipotizzata l’inclusione in questo gruppo di composizioni dei concerti per flauto composti da Tartini. I concerti sarebbero forse stati indirizzati alla corte di Federico II di Prussia, abile flautista. Cfr. Contributi dei seminari di studio di Padova e Roma dell’anno accademico 1991-1992, “Fonti tartiniane: alcune annotazioni”, in Tartini il tempo e le opere , Bombi-Massaro, 1994: pp. 395-396.
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