Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
168 52. Tartini al fratello Pietro [fuori:] All’Ill ustrissi mo Sig no re Sig no re e P ad rone Col endissi mo Al Sig no r Pietro Tartini Pirano [dentro:] Padova li 14 febraro 1746 Sig no r fratello car issi mo, due mie riceverete, una scritta ieri, e mandata primieram en te aperta (e con tutto il vostro plico e lettera) a s ua e ccellenza il sig no r Polo Renier, 35 da cui vi sar addrizzata. L’altra vi scrivo oggi e riceverete per mezzo del sig no r d o n Saetta, a cui la raccomando. Confermo in questa, quanto scrissi ieri, cioè, che tocca a voi autenticar il detto del Pettener, quando egli però lo abbia esposto in maniera offensiva di Ca’ Grimani. Perché se il Pettener per ragione dovesse acquistar li vostri beni, li può ven- dere, e Ca’ Grimani 36 li può comprare; né qui vi è male. Se poi lo ha esposto in modo che vi sia offesa della ecc ellentissi ma Casa, a voi tocca provarlo, e avrete un sommo vantaggio, ma guardatevi dalle imposture. Vengo al sostantiale. Io non posso sapere, se voi altri abbiate torto o ragione: voi lo saprete meglio di tutti noi. Quando la ragio- ne sia per voi, trovarete in Venezia apparecchiato in vostra difesa l’ill ustrissi mo sig no r Carlo Terzi, e forse l’ill ustrissi mo Cordellina a cui oggi faccio scrivere, e li trovarete gratis: con la sola conditione di usar verso li medesimi di anno in anno que’ segni di gratitudine, e di dovere, che porta un tal serviggio, con le cose particolari dell’Istria: pesce, e vino, bottarghe, e simil cose. Ma voi personalm en te dovrete venire in Venezia, né altri per voi; né vi lusingate altrim en ti di più niun conto imaginabile facciate sopra di me per denaro. Ho attualm en te un capitale di mille e cinquecento ducati arenato in un cassone dietro la porta di casa mia, in tante stampe, che non possono esitarsi né addirizzarsi in altri luochi a cagione delle guerre presenti e sopra più ho per le medesime duecento ducati di debito. Ho creduto di raddoppiar il capitale: lo perderò almen mezzo. Questo è il mio stato presente, né vi è qui altro discorso, o sotterfuggi, o piagnistei. Fate dunque li conti giusti in casa vostra, che io per me ho da far abba- stanza, e forse più di voi altri, stante il mio per me svantaggioso naturale. Che doppo aver io fatta una vita faticos issi ma, stentat issi ma, travagliosa a questo mondo, in et di anni cinquantaquattro (et da principio di quiete) mi trovi esposto al bersaglio di tutti voi altri in materie important issi me capaci d’involgermi nella rovina comune, con un naturale verso di voi altri tanto sensitivo e tenero, che non può esser di più, ma con una testa, che sa pensar molto più e molto meglio di voi altri, tal cosa mi riduce per il 35 Paolo Renier (1710 - 1789). Cfr. V. Mandelli, “Renier, Paolo”, in Dbi: vol. 86. 36 Ricca famiglia veneziana. Cfr. G. Gullino, “Grimani, Pietro”, in Dbi: vol. 59.
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