Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
148 lo studio, e fa perder la met del tempo. V ostra r iveren za dunque s’interessi in ciò da dovere, e faccia che il giovane non parta da Bologna, se sicuram en te non è rimediato a questo male, e se bisogna, legga pure la presente a sua ecc ellen za p ad rone, a cui la prego umiliare li miei osseq uiosissi mi rispetti, e a v ostra r iveren za bacciando umil men te le mani, mi rassegno di v ostra r iverenza devot issi mo obbl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Ferrara li 16 agosto 1740 32. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna Franca per Venezia [dentro:] M olt o rev erend o p ad re p adr one col endissi mo, tardi rispondo alle due sue compit issi me e alle grazie ricevute. Ma l’ho fatto per non moltiplicarle incomodi con tante lettere. La ringrazio primieram en te delle corde, ma non voglio assolutam en te che si prenda mai più per me tali incomodi. Altrettanto la ringrazio dell’offizio passato per il violino con sua ecc ellen za sebben non riuscito; e così faccio per le finezze usate al mio caro amico d otto r Saetta, dal quale v ostra r iverenza resta riverita cordialm en te e ringraziata. Il denaro si è ricevuto dal p ad re guardiano conforme lei ha scritto, e di tutto sempre più le sono obligato. O tardi o per tempo le verr sicu- ram en te ricapitato da Firenze un fagotto o involto con robba di seta. Anzi la prego di scrivermi subito, e dirmi, se capitando costì in dogana lei avr modo di riscuoterlo con qualche abilit . La suplico di questa notizia con sollecitudine, mentre unito al sig no r d o n Antonio e al sig no r Paolo facendole um ilissi ma e cordial issi ma riv eren za sempre più mi protesto di v ostra r iverenza devot issi mo obl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padoa li 9 decembre 1740
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