Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

146 si trovar , purché sia nello stato veneto, o che venga una volta. Per quanto sinora ho potuto scoprire, egli è ancora in Mantova, e l’ho fatto sapere al sig no r generale, quale mi ha prom m esso, che se lo può aver nelle mani, lo condurr egli stesso seco, e lo porr in mano del di lui ser enissi mo padrone. È impossibile, che v ostra s ignoria ill ustrissi ma possa abbastanza concepire il mio dispiacere, e il mio dispetto per caso tale; e tanto più quantoché io avevo quasi superbia di aver riddotto il sig no r Bernardo ad esser uno de’ migliori suonatori, che si possano sentire, e avevo gloria particolare, di aver ben servito il di lui ser enissi mo p ad rone. Il mio dispetto è tale, che la suplico vivam en te dire al se- r enissi mo padrone ciò, che gi ho detto nell’altra mia, cioè, che sua altezza ser enissi ma disponga della mia vita, della mia robba, se vaglio per la essecuzione delle sue giustissime sodisfazioni, perché quanto ho amato il sig no r Bernardo in grazia del suo ser enissi mo padrone, altrettanto l’odio, e l’odiarò, e lo perseguiterò in castigo del suo mancamento senza scusa. Qui in Padoa è impossibile, che ritorni più, perché a quest’ora credo, che sappia la mia intenzione. Dippiù a forza di raggione, di preghiere , di minaccie di mano potente gli ho distrutte tutte le prottezioni di cavalieri, ch’egli si era aquistate [ sic ] in Padoa, perché sono quattro giorni, da che non faccio altro che caminare, e operare per questo effetto, che finalm en te mi è riuscito. Se egli vorr stare in qualche altro luoco dello stato veneto, avrò da per tutto padroni, che mi daranno braccio e aiuto per farlo o arrestare, o discacciare. E se egli star in Italia in qualche altro stato e dominio, gli terrò sempre l’occhio addosso, e spero potermi impegnare con sua alt ezza ser enissi ma di fargli sempre sapere, dov’egli sia. Sicché come ho operato sinora, operarò per l’avvenire da uomo onesto, e da fedel issi mo servitore, se sua alt ezza ser enissi ma si degnar provare la mia onest , e la mia fede. Ho qualche indizio di più di quello [che] avevo cinque giorni sono, che qualche impegno di matrimonio sia la caggione della di lui risoluzione, ma ancora non son certo affatto; e subito che lo sarò, v ostra s ignoria ill ustrissi ma sar avisata e di questo, e di tutto ciò, che andr succedendo, con tutta fedelt , e pontualit . Umilj tutto me stesso nelli miei profond issi mi ossequi a piedi di sua altezza ser enissi ma e rasse- gnando a v ostra s ignoria ill ustrissi ma li miei um ilissi mi rispetti, mi prottesto sempre più di v ostra s ignoria ill ustrissi ma devot issi mo obbl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padoa li 9 luglio 1740

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