Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

145 LETTERE torni più, perché a quest’ora credo, che sappia li miei sentimenti, e la mia intenzione. E ieri appunto ho parlato a sua ecc ellen za capitanio, acciò mi assista e mi aiuti in tutto ciò, che mi bisognar per far vedere al di lui ser enissi mo padrone, che il più arrabbiato di tutti son io. Mi son inchinato a sue ecc ellen ze nipoti di s ua e ccellenza il sig no r maresciallo, e sua ecc ellen za il sig no r generale mi aveva benignam en te prom m esso di parlarne egli stesso a sua ecc ellen za capitanio. Ma ieri che fui dal medemo, e interrogato di questo, mi ha detto, che non glie ne ha fatto parola. Io intanto starò attendendo cosa mi co- mandar di dire o di fare il di lui ser enissi mo padrone, risoluto di porvi la vita stessa per obedirlo se bisogna, mentre rassegnandole li miei um ilissi mi rispetti, mi prottesto sempre più di v ostra s ignoria ill ustrissi ma devot issi mo obl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padoa li 9 luglio 1740 30. Tartini a [?] Schuchardt Ill ustrissi mo sig no re sig no re e p ad rone col endissi mo, dalla lettera di v ostra s ignoria ill ustrissi ma adesso scopro intieram en te tutti gl’in- ganni del sig no r Bernardo fatti al di lui ser enissi mo padrone, e al povero suo maestro. Egli mi ha sempre detto, che aveva ricercato dal suo ser enissi mo p ad rone novanta ongari, e non quaranta zechini, come v ostra s ignoria ill ustrissi ma mi scrive, a cui credo, e non a lui. Ma egli lo ha fatto per ingannar me, perché volevo, che subito ricevuto il denaro partisse di ritorno per costì; e perché io non potessi obligarlo, si è fatto mandar tanto denaro, quanto non poteva in fatti bastar per il suo viaggio, pagando tutti li suoi debi- ti, quali ascendevano a cinquanta sei zechini in circa. E tanto è vero, che il suo è stato inganno, quantoché non ha voluto ricever da me il denaro, che gli bisognava per il suo viaggio, e che io gli davo più che volentieri. Insomma adesso ho scoperto tutto, e imaginandomi, che gi v ostra s ignoria ill u- strissi ma avr ricevuto l’altra mia, in cui le davo notizia di quanto ho scoperto circa la di lui mutazione di religione, e di quanto si trattava di far qui in Padoa nella stessa capella, dove io servo, e in faccia mia, ora le dico dippiù, ch’essendo stato l’altro giorno in Padoa il sig no r generale Enhausen nipote di s ua e ccellenza Schulenburgh mi son vivam en te e gagliardam en te raccomandato al medemo, acciò mi aiuti appresso chi governa la citt di Padoa, perché mi sia dato braccio e forza di far arrestare il signor Bernardo, dove

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