Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

144 altra rimessa di denaro per il sig no r Bernardo, si assicuri, che il denaro star in deposito nelle mie mani sino ad altro di lei ordine; e se non ha spedito rimessa, non mandi altro. Sappia dippiù, che io volevo dare al sig no r Bernardo il denaro che gli mancava per far il viaggio di ritorno, et egli non l’ha voluto e adesso solam en te mi accorgo per qual rag- gione non lo ha voluto. Io son sicuro in mia conscienza di aver operato, e di operar pre- sentem en te da uomo onesto, e da fedele servitore, di che e sua ecc ellen za Schulemburgh, e tutta Padoa me ne far sempre testimonianza. Si degni intanto v ostra s ignoria ill ustris- si ma darmi qualche risposta sopra questo affare, e l’ordine di sua altezza regnante del come io devo regolarmi, perché per obedirlo in tutto ciò, che mi comander di fare per il suo servitore, o contro il suo servitore, io porrò la vita stessa, la robba, e quanto ho a questo mondo, mentre rassegnandole li miei um ilissi mi rispetti, mi prottesto di v ostra s ignoria ill ustrissi ma devot issi mo obbl igatissi mo servitore Padoa li 6 luglio 1740 29. Tartini a [J. F. Werner?] Con mio doppio dispiacere devo di nuovo incomodare v ostra s ignoria ill ustris- si ma, suplicandola del recapito non solo della qui inclusa, che è risposta di una lettera del sig no r Schuchard ricevuta questa matina, e scritta alli 23 giugno, ma la suplico vi- vam en te e con tutta la imaginabile premura di farmi un attestato al medemo, che l’altra mia mandatale due o tre giorni sono fu da me scritta avanti di oggi, che vuol dire avanti che io ricevessi la lettera, che ho ricevuta questa matina. Il che essendo più che vero, e altrettanto per me importante, spero che v ostra s ignoria ill ustrissi ma mi far la grazia. Dalla lettera ricevuta questa matina ho scoperto nuovi inganni fatti a me dal sig no r Bernardo in materia del denaro che si ha fatto venir da Vienna. Appostatam en te per non voler tornar dal suo padrone, e per far quello che egli tramava, ha scritto al suo pa- drone, che li suoi debiti ascendevano a quaranta zechini solam en te, quando in fatti egli sapeva, ch’erano molto più. Il suo ser enissi mo padrone gli ha mandato sessantaquattro zechini, quaranta per li suoi debiti, e ventiquattro per il viaggio. Intanto a me aveva detto e giurato, che aveva domandato novanta ongari, ma adesso conosco la furbaria, e il sig no r Schuchard mi ha posto in chiaro di tutto questo, a cui credo, e non più al sig no r Bernardo ingannatore. Ho scoperto in questi giorni qualche cosa dippiù, cioè impegno secreto di matri- monio, che gli ha fatto fare ciò che pone me in estrema confusione, e che porr il suo se- r enissi mo padrone in giust issi mo risentimento. Qui in Padoa però sar impossibile, che

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