Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

142 solutam en te nello stesso punto partirò io da Padova. E infallibilm en te così farò, quando egli venga accettato, volendo io mostrar publicam en te, che non solo non ho parte alcuna in questo affare ma anzi son publicam en te contrario. Ho fatto di tutto per saper dove sia il giovane, ma sinora nulla mi è riuscito, perché quel cavaliere padoano, che lo ha preso a prottegere, prottesta che no’l sa nemen lui, ma questo è evidentem en te falso, perché se no’l sapesse, come lo avrebbe propposto al serviggio del Santo? Io ho contrastato col medemo sino quasi a perderli il rispetto, ma finalm en te egli è cavaliere, et io son suonatore di violi- no. In tal caso per mia pontualit non solo ne do parte a v ostra s ignoria ill ustrissima , acciò legga questa mia a sua ecc ellen za Padrone, ma dippiù la suplico premurosissimam en te in- viar la qui acclusa al sig no r segretario di sua altezza di Waldek, a cui do notizia di tutto ciò, che qui mi succede. Io ho avuto tanti scolari di diversa religione senza che mai nemen per sogno mi sia accaduto cos’alcuna; perché so abbastanza il viver del mondo. Ora la mia fa- talit vuole, che per questo io abbia d’avere il maggior disturbo di quanti ne abbia avuti in mia vita. Per me il motivo di questo trasporto nel sig no r Bernardo lo credo o meza dispera- zione, credendosi quasi abandonato (ma falsam en te) dal suo padrone, o qualche impegno secreto di matrimonio. Ma nulla posso accertare, perché sinora non so più di così. Intanto sappia il tutto sua ecc ellen za padrone, e lo sappia sua altezza, appresso a cui suplicarò sua ecc ellen za essermi in difesa non solo, ma in vero testimonio della mia pontualit , e della verit , che le scrivo, e che è publica per Padoa, cioè, che se sar ricevuto il sig no r Bernardo al Santo, nello stesso giorno partirò io da Padoa per non tornar mai più. Sua ecc ellen za si degni darmi qualche consiglio di ciò, che devo far dippiù, mentre io per me son tanto confuso e stordito, che non so più dove sono né che mi faccia, mentre rassegnandole li miei um ilissi mi rispetti, mi protesto sempre più di v ostra s ignoria ill ustrissi ma devot issi mo obbl igatissi mo servitore Padoa li 6 luglio 1740 28. Tartini a Johann Friedrich Werner  23 [fuori:] All’Ill ustrissi mo Sig no re Sig no re e P ad rone Col endissi mo [illeggibile] Sig no r Gio vanni Federico Werner Seg retario di S ua E ccellenza il Sig no r Conte Maresciallo di Schulemburgh Venezia 23 J. F. Werner fu il segretario di Giovanni Mattia von Schulenburg, vedasi nota precedente.

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