Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

136 spese sono cinquanta paoli al mese, mentre in Padoa il vivere è più caro che in Venezia. Ciò, ch’è il meno del mio onorario, sono due zechini al mese e questo è per il solo violi- no, perché chi vuol imparar anco il contrapunto, mi paga tre zechini. Sono altri scolari che mi pagano più ma ciò che io ho detto, è il mio solito, onde due zechini soli saranno per il violino. Se il giovane è qualche poco avanzato, dentro un anno a Dio piacendo lo studio sar compito, mentre osservo che per quanto deboli vengano qui li scolari, in due anni, sono sbrigati. Questo è quanto in sostanza devo dire a v ostra r iverenza acciò lo partecipi a s ua e ccellenza Pepoli assieme con la rassegnazione de’ miei um ilissi mi rispetti e sincero att estam ento della infinita premura che avrò di ben servirlo, mentre a v ostra r iverenza bacciando umilm en te le mani mi protesto sempre di più di v ostra r iverenza um ilissi mo devot issi mo servitore Giuseppe Tartini Padoa li 18 settembre 1739 21. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna franca per Venezia [dentro:] M olt o rev erend o p ad re p adr one col endissim o, suplicai con altra mia v ostra r iverenza di consegnar al sig no r d o n Antonio cap- p elli, e cacao provenienti da Livorno, quando fossero mai venuti in tempo avanti il di lui ritorno. Ora la prego di non far più così, ma consegnar tutto al giovane mio futuro scolare, quando però venga la robba avanti la di lui partenza per Padoa. Quando no, v ostra r iverenza si degner avvisarmi, perché le possa dare altro indirizzo. Intanto la pre- go dire al sig no r d o n Antonio, che ho ricevuto la sua lettera scritta da Venezia, che la di lui veram en te troppo improvvisa partenza mi ha dispiacciuto assai per il consaputo filo da lui stesso ordinatomi p er la sig nor a Francesca, quale restato qui inutile a tal effetto sar adoperato da mia moglie, e che sar servito puntualm en te in ciò che mi ordina per la sua casa. V ostra r iverenza si degni dire al sig no r d o n Gioachino, che non avendo io potuto abboccarmi col sig no r d o n Antonio per la risposta promessa, ho pregato V ostra r iverenza per lettera significar al medesimo signore, ch’è, e sar impossibile il risolvermi mai a ciò, ch’egli desidera, essendo io affatto alieno da tali onori come giusto conoscitore

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