Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I
131 LETTERE troppi. Sicché l’aggiungerne altri presentem en te sarebbe male per me, e peggio per chi ci venisse. Supposto ciò, ch’è purtroppo vero, quando non dispiaccia all’ill ustrissi mo sig no r conte Cornelio, sarebbe più che ben fatto il differire sino a tanto che qualcheduno de’ gi venuti dia luoco, il che sar dentro sette otto mesi incirca. Sopra di ciò attenderò i di lui comandi, alli quali son pronto per altro di obedire in ogni modo. Io poi aspetto il collo di cacao, come Truffaldino aspetta il formaggio sulli maca- roni. Me lo raccomando, e non dico altro. Circa l’affare poi dello stampatore di Olanda, abbia pur la pazienza di aspettare un mese ancora incirca, giacché ha aspettato tanto, e allora ne vedr sicuram en te l’effetto bramato, perché il suo affare dipende da un altro mio, che ricchiede questo tempo. Ma intanto si assicuri, che tanto sicuram en te riescir il suo, quanto il mio. Mi continui il suo amore, mi raccomandi a Dio ne suoi santi sacri- fizi, e mi creda sempre più qual mi rassegno di v ostra p aternità m o lto rev eren da obbl igatissi mo devot issi mo umil issi mo servitore Giuseppe Tartini Padoa, li 14 novembre 1737 14. Tartini a G.B. Martini [fuori:] Al M o lto Rev eren do P ad rone Col endissi mo Il P ad re Gio vanni Batt ist a Martini M aest ro di Capella in S an Franc esc o di Bologna franca per Venezia [dentro:] M o lto rev erend o p ad re p adr one col endissim o, spero che tra due settimane v ostra r iverenza avr lettera da Olanda, e lo spero certam ent e. Io non ho potuto mandar al Le Cène la robba promessali se non quattro settimane sono e questa è stata la caggione di ogni tardanza, come le scrissi. Intanto mi riverisca cordialissimam en te il sig no r d otto r Balbi, e gli dica che li piccioni si erano trova- ti sin d’allora che le scrissi; ma poi conosciuti troppo vecchi si sono lasciati al padrone. Si usa continua diligenza perciò in Venezia, e li primi che mi arriveranno, saranno per lui. A v ostra r iverenza da Livorno sar fatto sborsare costì certo denaro. Lo riceva, e lo tenga appresso di sé, sino che verr qualche apertura di rimetterlo qui. Le do un cordial issi mo abbraccio, e sempre più mi rassegno di v ostra r iverenza devot issi mo obl igatissi mo servitore Giuseppe Tartini Padoa li 11 aprile 1738
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