Giuseppe Tartini - Lettere e documenti / Pisma in dokumenti / Letters and Documents - Volume / Knjiga / Volume I

123 LETTERE e quarto termine della nostra scala vi è un semituono di proporzione sesquiquintadecima, nella fatta dalla natura vi è la proporzione sesquidecima. Nel 4rto, e 5nto termine della nostra vi è il tuono sesquiottavo, nell’altra vi è la proporzione sesquidecima. Tra il quinto e sesto termine della nostra vi è il tuono sesquinono, nell’altra vi è la proporzione sesquiduo- decima. Tra il sesto, e settimo termine della nostra vi è il tuono sesquiottavo, e nell’altra vi sono due proporzioni, la prima di sesqui3zadecima, la seconda ch’è quella di cui manca la nostra scala, di sesquiquartadecima. Una però delle più importanti osservazioni che deve farsi nella scala fatta dalla natura, è che tra il 4rto di lei termine, e il primo essendovi la pro- porzione supertriparziente ottava proibisce con ciò potersi modulare la quarta del tuono, e con tutta la raggione, et evidenza, perché essendo la seconda dupla divisa prima in una quinta grave, a poi una quarta acuta, si verrebbe im m ediatamente a cambiare e a rovesciare la natura stessa, quando si anteppone la quarta alla quinta, come succede appunto nella scala nostra, nella quale essendovi tra il primo e quarto termine la proporzione sesquiterza, cioè una quarta giustissima, permette (ma contro ragione, e natura) che ivi ancora si possa modulare il tuono. Un’altra osservazione si cava dalla medema scala naturale per sapersi la raggione fondamentale del maneggio di una settima, che si adopra sciolta, cioè senza porsi in legatura o prepararsi avanti come si fa di ogni dissonanza. La settima che si adopra in questo modo ha sempre doppo la sua base una terza maggiore sopra di sé; sopra la terza maggiore la terza minore, e sopra la minore un’altra terza minore che fa la settima. Perciò dunque non solo si può, ma si deve così adoprare, non essendo altrimenti dissonanza, ma consonanza bella e buona, essendo la sua radice nella terza dupla, cioè 4 base, 5 terza maggiore, con 4 6 terza minore, con il 5, e 7 altra 3za minore della minore con il 6. Se il cembalo o organo non ha la giusta intonazione del 7, a difetto delli medemi, non della natura, che pur troppo ha messo ogni cosa a suo luoco, ma noi, o per dir meglio li primi istitutori non l’hanno operato, o non l’hanno inteso. 5) Si deve essaminare il monocordo in questa maniera, e non in altra. 1 il tutto della corda, 1/2 la met , 1/3 un terzo, 1/4 un quarto, 1/5 un quinto etc . E così discendendo di grado in grado alla minor quantit senza fallar mai l’ordine del numero, e ciò perché così ci ha insegnato, e c’insegna la natura stessa nelli mentovati strumenti, e la raggione irremissibile del numero, che così procede. c ottava quinta quarta terza maggiore terza minore sesquisesta sesquisettima c c g A b B e g c c i 1 1 2 1 3 1 4 1 5 1 6 1 7 1 8 + + +

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