Lungo i passi di una vita

19 - La famiglia Giustiniani

Tartini ritornò in Veneto dove iniziò a insegnare violino ai rampolli delle famiglie nobili di Venezia. Tra queste spiccano i Giustiniani. Tartini ebbe come studente Gerolamo Ascanio, nel tempo divenuto un dilettante di alto livello al quale dobbiamo la traduzione in Italiano dei Salmi poi musicati da Benedetto Marcello. Deve essersi creato un grande legame di stima tra il musicista e la famiglia Giustiniani, tanto che  proprio per merito di una raccomandazione di Gerolamo, padre di Gerolamo Ascanio, Tartini venne assunto nel 1721 come "primo violino e capo di concerto" nell'orchestra della Basilica di Sant'Antonio, con condizioni di assoluto favore e senza neppure dover sottostare alla prova richiesta a tutti i nuovi membri.


Lettere e documenti

V'é [..] qualche ragione più particolare di tributarle questi miei musicali componimenti poiché nel fior della sua giovanezza ebbi la sorte di servirla nell'esercizio di Suonare il Violino, quando disoccupata dagli studj più serj, ne quali è riuscita maravigliosamente, cambiava l'ozio in applicazione di onesto diletto, ed ornamento, ma in tal modo, che mi cagionava ammirazione il vedere con qual facilità si avanzava à quel segno a cui con molta fatica e per molt'anni arriva appena l'impegno della professione aiutato da gran talento. Ora nel tempo che le avanza da' pubblici e da' domestici affari, trasfondendosi Vostra Eccellenza nel figliuolo, tenero bensì di anni, ma ripieno, per le di lei dotte istruzioni, di belle cognizioni nelle scienze, nell'erudizione, e nelle lingue, come talmente nella perizia della musica su 'l cembalo, che sarebbe difficile il crederlo, se l'Eccellenza Vostra fosse pari età l'originale di questa copia. Dalla dedicata a Gerolamo Ascanio  che Tartini scrisse come per la sua Opera Prima del 1734 (Dodici sonate e una pastorale)